Trama

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. franesca
     
    .

    User deleted


    Tutto iniziò nell'epoca dei cavalieri, delle armature e delle spade, nell'epoca delle credenze e dei miti e delle ballate, nell'epoca dei roghi alle streghe e delle malattie, nel medioevo... Ora dovete solo chiudere gli occhi e immaginare qualche drago e qualche avventura fantasy nei stessi luoghi e nella stessa epoca....

    "Le voci risuonavano fin fuori dalla miniera, miste ai rumori assordanti dei picconi che battevano sulla roccia, poi ci fu un grido di stupore che superò tutti gli altri rumori e subito dopo silenzio. Un silenzio irreale per una miniera. Tutti i minatori corsero a vedere di che si trattava e trovarono un ragazzino seduto a terra che guardava stupito la parete di roccia dalla quale sgorgava un liquido vischioso color ambra. I minatori prima guardarono la parete dalla quale sgorgava quella sostanza e poi il ragazzino. «Ma tu chi sei?», chiese infine un uomo al ragazzino a terra.
    «Edoardo...», rispose questo. «Com'è possibile? Edoardo è un vecchio e tu avrai più o meno sedici anni!», ribatté qualcuno. «Ma io sono Edoardo!», protestò il giovane, che si alzò in piedi. «Stavo lavorando quando colpii la parete e uscì un getto di quella roba che mi bagnò tutto e mi sentii diverso... non avevo più gli acciacchi alle ossa... è incredibile, mi sento più giovane»
    «Se tu sei Edoardo sei per davvero più giovane», gli disse l'uomo. «Com'è possibile?»
    «Chiamate qualcuno di acculturato che possa capire cos'è sta cosa!», disse qualcuno e qualcun'altro corse via."

    "La città di Indiri non era poi molto lontana, il minatore la raggiunse in fretta. Entrato nella città andò a colpo sicuro verso una casa in particolare. Lì ci viveva uno studioso alchimista, se c'era qualcosa di incomprensibile alle normali menti umane si andava da lui e lui ti dava la risposta. Il minatore bussò alla porta di una casupola un po' in rovina, come tutte le modeste case di quell'epoca, del resto, e dopo qualche secondo un uomo anziano dalla lunga e folta barba gli aprì. «Presto Misha! Abbiamo scoperto una fonte color miele che credo faccia ringiovanire. Venite, dovete scoprire cos'è»
    E senza aggiungere altro i due si avviarono verso la miniera."

    "«Interessante», borbottò il vecchio scienziato scrutando attentamente il liquido che ancora sgorgava nella parete. Ormai si era formata una pozza sotto alla fonte. Immerse due dita nel liquido. Era fresco e vischioso, un po' come il miele, e del miele aveva lo stesso colore, però quando lo toccavi si muoveva come se avesse una vita sua e riluceva di una luce azzurrognola. Misha leccò le dita bagnate del liquido, per esaminarlo, e sotto lo sguardo attonito dei minatori, la lunga barba del vecchio si ritirò, i capelli ritornarono biondi, le rughe furono spianate, la schiena tornò dritta e gli occhi grigi, scoloriti dagli anni e dalla saggezza, tornarono di un grigio verde acceso. Il vecchio non era più vecchio ma giovane. Sbigottito si guardò le mani senza rughe e si tastò la faccia per accertarsi di ciò che era successo."

    "Nessuno scoprì che cos'era in realtà quel liquido ma ben presto tutti ne vennero a conoscenza e tutti vollero provarlo. Allora il di nuovo giovane Misha decise di prelevare il liquido che sgorgava in continuazione dalla parete per venderlo. La miniera fu chiusa e fu ordinato che solo Misha si potesse avvicinare per raccoglierlo e poi venderlo a chi voleva. Chiamò il liquido Indiri Gold, perchè chi lo aveva scoperto era di quella città e perchè aveva il colore simile a quello dell'oro, poi suonava meglio di Indiri Ambra o Indiri Honey. Anche se aveva iniziato l'attività di vendita dell'Indiri Gold, Misha, non smise mai di studiarlo e scoprì che questo liquido non solo era in grado di far ringiovanire le persone, ma anche di guarire le ferite e di lasciare gli alberi sempre carichi di frutta e nel contempo con i fiori. Allora sempre più gente volle un po' del liquido e Misha si chiese come fece quella notizia a giungere ovunque. Comunque si pose il problema che non tutti potevano andare fin lì per comprare l'Indiri Gold, quindi lasciò il lavoro ai mercanti. Lui lo prendeva, lo dava ai mercanti che lo vendevano in ogni parte del mondo. Però gli avidi venditori alzarono a dismisura il prezzo del magico liquido, perchè unico e potente, mettendo in seria difficoltà chi lo voleva... ma tutti lo volevano! E lì iniziarono i primi problemi. Tutte le persone lo volevano per non invecchiare mai, o per guarire una persona in fin di vita oppure per rendere le proprie campagne o il proprio frutteto maturi per guadagnare sempre vendendo sempre prodotti che non finivano mai, ma moltissime persone non potevano permettersi l'Indiri Gold e iniziarono a vendere tutto quello che avevano per il liquido. E tutto questo portò a una crisi.
    Nessuno aveva più soldi per poter comprarsi almeno da mangiare e l'economia si fermò. Se non giravano più soldi tutto si fermava.
    E presto ci fu il malcontento generale. Da una parte le persone che non avevano più nulla solo per comprare quel liquido e dall'altro i ricchissimi mercanti arricchiti con quelle vendite e questo dislivello sociale fece partire una guerra civile, perchè i mercanti avevano tutto e loro nulla ed era colpa loro perchè loro avevano aumentato a dismisura i prezzi di quel liquido. La gente era sempre più stressata e furibonda.. e pazza. Molti iniziarono a lavorare come ladri per rubare ai ricchi o per rubare l'Indiri Gold, altri si fecero assassini per assassinare chi possedeva il medesimo liquido. Per rimettere a posto la situazione, il re in persona, creò una società di persone duramente addestrate chiamate modestamente "Guardie Cittadine". Le Guardie Cittadine avevano il compito di girare per la città assegnata a controllare che non ci fossero furti od omicidi e a fermarli se ce ne fossero stati in atto. Erano tipo dei poliziotti ma con le capacità di un valoroso cavaliere.
    Assieme alle Guardie Cittadine nacquero i cacciatori di taglie, esistevano già ma da quel momento in poi non furono più singoli uomini che andavano in giro a catturare i famosi criminali per arricchirsi ma un gruppo di persone che fermava la criminalità."

    "Due occhi color ghiaccio guardarono fuori dalla feritoia di una torre di un castello abbandonato, un castello in rovina, nero e macabro, coperto dalle piante rampicanti, dalle ragnatele e dalle crepe e oscurato dai corvi che volavano fra le guglie, come se fosse stato un animale morente, futura carne da mangiare e questo metteva i brividi e faceva presagire il male di cui era imbevuto il castello. Da lassù si poteva vedere la città di Indiri, una bellissima città, nonostante i tempi che correvano. Che sciocchi gli umani, pensavano di riprendersi da quella crisi con delle sciocche guardie e con degli sciocchi cacciatori di taglie e pensavano che quella crisi fosse il peggio. Gli occhi di ghiaccio rimasero in contemplazione della città come se la persona alla quale appartenevano gli occhi quella vita mondana non le appartenesse. Ci fu un refolo di vento gelido, ghiacciato, e la donna seppe che il Suo Signore stava per parlare. Annunciava sempre così la sua onnipotente presenza, con un vento glaciale e penetrante, che si insinuava fin nelle ossa, intimorendoti. Una voce che proveniva da sotto, da sopra, da destra, da sinistra, da dentro di lei, da ovunque e da nessuna parte echeggiò nel castello con il suo tono basso e roco e inquietante disse:Sono così sciocchi questi esseri inferiori che non si aspettano nulla, che non sanno nulla.... Ma tu sarai più sciocca di loro se fallisci, perchè se fallirai l'Inferno sarà la tua casa, e la voce scomparve. Kori annuii, anche se era sicura che ormai il Suo Signore non c'era già più, e ancheggiando si avviò verso le celle di quel castello in rovina che una volta doveva essere stupendo, ma che ora era un nascondiglio perfetto. Nessuno ci sarebbe mai entrato, perchè tutti intimoriti dalle leggende che vi circolavano, leggende su spiriti maligni, possessioni e fantasmi. Kori era una donna di indubbia bellezza, una bellezza così vivida che incuteva soggezione: aveva la pelle candida, le labbra carnose, i lineamenti e le curve mozzafiato, lunghi capelli castani, un po' ribelli, ma che le donavano e occhi chiarissimi come lastre di ghiaccio. Kori era una potente strega di cinquant'anni ma per un sortilegio imposto su se stessa, non invecchiava.
    Giunta in una delle tante celle trovò a terrà il necessario: sangue, un pennello, candele, un libro e catene. Intinse il pennello nel sangue e tracciò a terra simboli arcani e antichi quanto il mondo, complicati da fare ma la sua mano abile li rendeva belli alla vista. Erano segni cuneiformi carichi di significato malefico, con qualche runa disegnata nel punto giusto e al centro di tutto un enorme pentacolo. Mentre lavorava accese con la mente le candele poste a cerchio intorno al pentacolo e nel mentre canticchiava una canzoncina:«Il pulito sporco è già… E lo sporco si pulirà… Tanto spesso troppo il bene uguale al male è… Ed il male tante volte porta il bene in sé… Vivere morire fa… E morir la vita da…», poi si alzò e contemplò l'opera dall'altro. ottimo, pensò, rune di chiusura e mai più di liberazione, di imprigionamento e di invocazione.... Posò il pennello, aprì il libro e iniziò a salmodiale una cantilena antica, più antica ancora dei simboli incisi per terra, dalla lingua ignota ma dal suono dolce e gradevole, con parole che parlavano d'amore in contrasto con le rune disegnate a terra.
    Di colpo si materializzò una figura luminosa ed eterea, così luminosa che Kori non poté guardarla e abbassò lo sguardo.
    «Perchè un mortale mi invoca?», chiese una voce flautata e ultraterrena, la voce di un angelo. Kori raccolse le catene a terra e con voce innocente rispose:«Beh, perchè mi serve il tuo sangue, angelo»
    L'angelo non disse nulla, forse aveva già vissuto una cosa del genere e forse pensava di scamparla anche quella volta, sparendo come solo gli angeli erano in grado, ma non accadde nulla. Proprio nulla. L'angelo guardò meravigliato il pentacolo a terra e poi la strega. Non poteva muoversi più di così «Rune di imprigionamento... Astuta ma sono troppo deboli», disse l'angelo. Forse stava per pronunciare un contro incantesimo per liberarsi, ma Kori non esitò e con un gesto fulmineo incatenò l'angelo. Di colpo la naturale luce che proveniva dall'angelo si spense, rivelando la sua forma: era una fanciulla alta vestita con una tunica candida, con gli occhi azzurri, completamente azzurri, senza un briciolo di bianco, senza la pupilla, azzurri come il cielo d'estate e i capelli lunghi e chiari e aveva ali bellissime e candide come la neve, forse anche più candide, anzi, lo erano davvero. L'angelo provò a liberarsi senza riuscirci, di colpo senza poteri. «Queste sono catene forgiate nell'Inferno, che annullano i poteri angelici. Credi di poter fuggire ora?», disse sorridendo maligna la strega. Incatenò l'angelo alla parete e lo pugnalò al fianco, raccogliendo il sangue dorato con un'ampolla. «Il creatore dell'Indiri Gold vi ringrazia, angelo» e detto questo sparì in una nuvola di fumo"

    Ora che sapete come iniziò la storia e in che contesto si svolge, potete iniziare la vostra avventura.

    Se non siete sazi di informazioni date un'occhiata a Classi sociali e razze
    inoltre c'è poteri magici delle razze

    Edited by franesca - 17/3/2014, 18:03
     
    Top
    .
0 replies since 14/3/2014, 10:18   97 views
  Share  
.